s.m.
Plurale: reggiseni
Sinonimo: reggipetto
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Indumento intimo femminile che sostiene e modella il seno. La sua è una lunga storia. Già nel primo millennio a.C. le donne indossavano una striscia di stoffa rossa arrotolata sotto al seno, che in seguito si trasformerà in una fascia. I seni delle matrone romane sono sostenuti da nastri e compressi se troppo voluminosi, mentre vengono esibiti dagli aristocratici corsetti settecenteschi come dagli abiti post -rivoluzionari. Il progenitore del reggiseno moderno può essere considerato il modello presentato all'Esposizione Universale di Parigi nel 1889. L'idea è di una giovane donna di sinistra, con uno spiccato fiuto per gli affari: Herminie Cadolle, titolare di un atelier di abbigliamento intimo. Il suo "bien-être" ha le spalline elasticizzate e si ferma sotto al seno. Sarà sempre una donna a brevettare, negli Stati Uniti, nel 1914 un reggiseno che si annoda a fazzoletto. Mentre il corsetto è un'autentica tortura che deforma il corpo, il reggiseno promette libertà. Così quando le donne avranno un ruolo più attivo nella società lavorando non solo fra le pareti domestiche, quando lo sport sarà anche per loro e diventeranno meno spettatrici dell'universo machile, il reggiseno concederà loro più libertà di movimento. Con l'introduzione di nuove fibre (rayon, caucciù) negli anni'30 il reggiseno entra stabilmente nel guardaroba femminile. Veniva già allora prodotti moltissimi modelli: per lo sport, per il ballo, per il lavoro. Negli anni '50 va di moda quello a balconcino, perfetto per le dive del momento. Negli anni '70 le femministe americane mandano al rogo migliaia di reggiseni, simbolo di costrizione. Nei '90 va di moda quello imbottito con acqua, silicone o spugna, che agli inizi del terzo millennio continua la sua ascesa trionfale. Non più strumento di tortura, ma di seduzione.
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