s.m. Etymology: abito lungo, tunica lunga Alternative Spell: ao zai
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E’ il costume tradizionale delle donne vietnamite, un tempo indossato anche dagli uomini che oggi lo portano solo in occasioni di cerimonie o in spettacoli teatrali. E’ costituito da due pezzi: una tunica aderente, allacciata su un fianco con bottoni a pressione, che scende sino alla caviglia, ha le maniche lunghe e il colletto alla cinese, due profondi spacchi laterali scendono dai fianchi sino all’orlo per permettere una maggior libertà di movimento. Questa tunica s’indossa sopra ad un paio di pantaloni fermati in vita da un elastico, sono di ampiezza morbida scendono e sino ai piedi, mentre la tunica è leggermente più corta. L’Ao Dai bianco è indossato dalla studentesse e simboleggia la purezza, mentre per le ragazze più grandi sono adatti i toni pastello, solo le donne sposate possono scegliere tonalità accese e spezzare il completo con pantaloni neri. Ogni Ao Dai è realizzato su misura, si preferisce usare materiali sintetici in quanto si asciugano più facilmente e non hanno bisogno di stiratura. Nasce nel 1700 e prende ispirazione dall’abito imperiale cinese: il qipao, nel corso del tempo l’abito tradizionale ha subito modificazioni, la più radicale porta la firma di uno stilista vietnamita Cat Tuong che verso gli anni ’30 ne modificò la modellatura rendendolo più aggraziato aggiungendo il taglio a raglan delle maniche.
Difficile immaginare qualcosa di più elegante e pudico e al contempo così femminile come l’Ao Dai.
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