s.f. Plurale: magliette Sinonimo: T-shirt
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Indumento femminile e maschile in maglia di cotone, arriva sino ai fianchi, di linea semplice, rettangolare, con scollo rotondo e maniche lunghe o corte. È un capo base del guardaroba. Oggi non è raro vederla indossata da giovani manager che mimetizzano la loro anima creativa sotto a blazer impeccabili, Giorgio Armani ne ha fatto una filosofia di vita, ragazzine e ragazzini hanno i loro marchi di rigore, per architetti e designer è una divisa, immancabilmente nera, la T-shirt trionfa nel mondo.Segue la moda senza perdere una tendenza, si fa artistica con stampe e applicazioni d’ogni genere, dalla paillette alle perline, si allarga e diventa XL, si stringe, si accorcia e si fa super sexy, lancia messaggi personalizzati, si adorna di romantiche poesie. Assieme ai jeans è il capo d’abbigliamento più indossato del pianeta, si declina in mille e una forma, la si può acquistare per pochi euro o centinaia di dollari secondo il brand. Ha quasi un secolo, ma certo non se lo sente addosso. La T-shirt nasce come maglietta della salute, cioè è alle origini un indumento intimo in dotazione ai soldati e ai marinai , i militari europei la scoprono durante la Prima Guerra Mondiale , così sostituiscono le loro pesanti magliette in lana con quelle in cotone, molto più confortevoli. Il suo nome deriva dalla sua semplicissima forma a T (maiuscola) a cui è stato aggiungono “shirt”, camicia. La T-shirt inizia la sua incredibile carriera nell’ambito militare, come tanti altri celebri capi d’abbigliamento, ma sarà il cinema a farla diventare una vera e propria star. Ci vogliono i muscoli guizzanti di Marlon Brando e il fascino tenebroso di James Dean, i bad boy degli anni Cinquanta, affinché la maglietta della salute si affacci sugli spalti della cronaca e abbandoni l’intimità. Candida, aderente come una seconda pelle, conquista i giovani ribelli e non di tutto il mondo
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