Ter. fr. Con la Rivoluzione Francese la moda femminile cambia radicalmente. Addio alle crinoline e ai busti, alle imbottiture e alle gonnellone cariche di balze e volants, gli abiti si fanno semplicissimi. Come la politica dell'epoca trae ispirazione dalla democrazia greca, così le donne trovano la loro veste ideale in una leggerissima tunica fermata alle spalle e generosamente scollata, in perfetto stile neoclassico. Queste ragazze passeranno alla storia come le "Meravigliose", "Les merveilleuses". La mussola utilizzata per questi abiti era così trasparente e leggera da lasciare intravedere tutto il corpo nella sua rivoluzionaria nudità. Nel 1795 spetta a Madame Tallien a dettar legge in fatto di moda. Amante del conte Barras e segretaria del Consiglio Municipale di Parigi, sfida il clima della città avvolta in un'impalpabile "robe en chemise" in tulle color panna, proteggendosi solo con un altrettando leggero scialle. I suoi capelli sono distrattamente raccolti, imitando l'acconciatura delle matrone romane, i suoi occhi hanno le palpebre rese lucide da bagliori di madreperla. Spiccano anelli preziosi ai piedi nudi, calzati con sandali piatti dalle lunghe strighe, allacciale alla caviglia. L'abito a camicia delle "Merveilleuses" viene fermato sotto al seno da un nastro che esalta la scollatura. Questa linea darà origine al successivo Stile Impero, meno eccentrico e meno audace
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